martedì 16 aprile 2013

Free Studio 2013


Free Studio è una suite gratuita di ben 48 software, che colleziona tutti gli strumenti software sviluppati da DvdVideosoft  Sebbene ognuno di essi sia disponibile anche singolarmente, installando la suite completa si avranno tutti i software necessari alla gestione di file multimediali in un unico prodotto consentendo la manipolazione, conversione, download, rip e masterizzazione di file multimediali.
Analizziamo questa suite gratuita partendo dal processo di installazione: nonostante la presenza dei tanti software, il file di installazione ha una dimensione di poco inferiore ai 70 MB.
Il processo di installazione è quello standard e Free Studio vi proporrà l’installazione di due Toolbar opzionali fra cui quella di DvdVideosoft.
Se deciderete di non installare la Toolbar di DvdVideosoft, questa si ripresenterà durante l’uso di Free Studio e, nel caso rifiutaste di nuovo l’invito all’installazione, dovrete attendere 10 secondi per chiudere la finestra pubblicitaria.
Anche se queste inserzioni potrebbero recare disturbo agli utenti più esigenti, DvdVideosoft è l’unico prezzo che vi chiede per l’utilizzo del proprio software.
Una volta installato, Free Studio si presenta con una GUI semplice e accattivante che divide i software in 8 categorie.

Fonti: http://download.html.ithttp://www.dvdvideosoft.com


Un'installazione per tutti i programmi

Software gratuito per YouTube e Internet

Convertitori video gratis per dispositivi mobili

Software gratuito per convertire video e audio

Software gratuito per immagini e foto

Software gratuito per masterizzare e rippare

Software gratuito per editare video e audio

mercoledì 10 aprile 2013

CRAVATTA

La cravatta è un accessorio di abbigliamento occidentale che simboleggia l'eleganza maschile. Consiste di una striscia di tessuto che viene annodata attorno al colletto della camicia, lasciandone scendere l'estremità più lunga sul torace.

Generalmente la sua lunghezza si attesta intorno ai 150 cm, ma non sono rare delle cravatte denominate "XL" lunghe anche 165 cm. Tale lunghezza è strettamente legata a due fattori principali: l'altezza della persona che la indossa e il tipo di nodo utilizzato. La prima influisce abbastanza sulla lunghezza della cravatta, in quanto per uomini di altezza pari a 190 cm o superiore si consiglia una cravatta "XL", in modo che dopo averla annodata arrivi circa all'altezza dei pantaloni. Il secondo fattore influisce ancora di più, perché un nodo con più passaggi rispetto ad uno più semplice, "impegnerà" più parte della cravatta nel nodo, rendendola alla fine più corta.

La parola deriva dal francese cravate, derivante a sua volta dal termine croato hrvat, che vuol dire appunto "croato". Infatti i cavalieri croati, assoldati da Luigi XIV, portavano al collo una sciarpa. In origine era apostrofata come sciarpa croatta poi abbreviata in croatta e dunque in cravatta.
L'utilità estetica della cravatta consiste nel nascondere la striscia verticale di bottoni della camicia.

TIPI DI CRAVATTE

Tinta unita: sono caratterizzate da un unico colore. Un esempio è la classica cravatta nera.
Righe: spesso definita impropriamente Regimental  (il nome Regimental è in realtà appannaggio solo delle cravatte caratteristiche di uno specifico reggimento o club, convenzione diffusa soprattutto nel mondo anglosassone), è caratterizzata da un colore predominante e strisce oblique di colore diverso.
A puntini: In questo tipo, su un colore di base, sono applicati vari puntini.
Fantasia: Possono riportare disegni vari, come luoghi o oggetti famosi, a discrezione dello stilista.
Trendy: Possono riportare colori in genere fluorescenti, come l'"arancione Fantini".

I NODI DELLA CRAVATTA

Nell'iconografia simbolica maschile il Nodo rappresentava l'unione, il matrimonio, la fertilità e quindi la vita. Era una sorta di "prova della Fedeltà" donata dalle fidanzate e dalle mogli, ai loro promessi sposi ed ai loro mariti al momento del saluto prima della partenza degli amati per una delle numerose guerre.

Sono stati contati, e si possono realizzare effettivamente, fino a 85 nodi.
Di seguito vengono illustrati i principali nodi, e quelli più insoliti:

  • NODO TIRO A QUATTRO

E' il Nodo più conosciuto e più in voga oggi.
Il nome "Tiro a Quattro", deriva probabilmente dall'omonimo club londinese del XIX secolo, per soli gentiluomini ("Four in Hand Club"), ma c'è anche chi sostiene che il suo nome derivi dalla "carrozza tiro a quattro", cioè trainata da quattro cavalli e guidata da un uomo.
In ogni caso, il suo nome non descrive, come molti dicono, i quattro passaggi necessari per fare il Nodo.
È ideale per la maggior parte delle Cravatte e per quasi tutti i colli di camicia, è sottile ed affusolato e non dovrebbe essere troppo triangolare.
Per realizzarlo correttamente è necessario che la "gambetta" della Cravatta, cioè l'estremità stretta, si trovi giusto sopra la cintura e che la "gamba" cioè quella larga la superi di circa 30 cm.
La parte larga della Cravatta, cioè quella immediatamente precedente la punta, deve essere appoggiata esattamente sul bordo superiore della cintura e la "gambetta"  non deve mai essere più lunga della "gamba".
Il Nodo deve essere in armonia con il collo della camicia, quindi non deve essere troppo nascosto, né troppo distaccato dal collo.

Come si fa il Nodo Tiro a Quattro


  • DOPPIO NODO SEMPLICE

Il Doppio Nodo Semplice, conosciuto anche come "Prince Albert", è simile al Nodo Semplice.
L'unica differenza consiste in un secondo passaggio, ovvero un secondo avvolgimento, perché la "gamba" (parte larga della Cravatta) deve essere passata due volte attorno alla "gambetta" (parte stretta della Cravatta).
È perfetto per i colli italiani e le Cravatte leggermente sottili, inoltre è semplice e rapido da realizzare.

Come si fa il Doppio Nodo Semplice 


  • NODO WINDSOR

Il Nodo Windsor detto anche "Scappino", è uno dei Nodi tra i più usati ancora oggi non solo in Italia, ma anche in molti paesi Europei e dell'America Latina.
Essendo un Nodo molto corposo, viene utilizzato in occasioni formali e solo con camicie dal colletto adeguato.
La moda venne lanciata dal Duca di Windsor negli anni '30; è un Nodo voluminoso che deve essere perfettamente simmetrico, è più largo del "Tiro a Quattro" per riempire lo spazio del colletto della camicia.
E' riconosciuto universalmente il fatto che il celebre Duca non inventò questo Nodo, nonostante porti il suo nome; si dice infatti che non lo indossasse nemmeno.

Come si fa il Nodo Windsor


  • NODO MEZZO WINDSOR

Il Nodo Mezzo Windsor fa parte della categoria dei "Nodi a sei Passaggi"; è sicuramente il più versatile tra tutti i possibili Nodi per la Cravatta, è meno spesso e più facile da realizzare rispetto al "Windsor" ed è ideale per le Cravatte strette, la seta fine ed i colli aperti.
Mezzo Windsor non significa che la sua dimensione sia la metà del Nodo Windsor, ma è piuttosto i 3/4 di quest'ultimo.
Non ci sono comunque prove del fatto che il Nodo Mezzo Windsor derivi direttamente dal Nodo Windsor.
La sua dimensione è intermedia tra il Nodo Orientale (o Semplice) ed il Nodo Windsor, si adatta quindi facilmente a tutti i colletti ed ha una forma simmetrica e moderata, che soddisfa tutti i gusti.

Come si fa il Nodo Mezzo Windsor


  • NODO PICCOLO

Il Nodo Piccolo è un Nodo molto facile da realizzare, si adatta alle Cravatte spesse ed ai colli stretti. Non dimenticate di rivoltare di 180 gradi una parte della cravatta come mostra lo schema che trovate qui sotto.

Come si fa il Nodo Piccolo


  • NODO INCROCIATO

Il nodo Incrociato viene utilizzato con le cravatte sottili, è un nodo molto elegante ma abbastanza complicato da realizzare.

Come si fa il Nodo Incrociato

  • NODO ORIENTALE O SEMPLICE

E' il Nodo per la Cravatta più semplice possibile, ma viene usato raramente in Occidente.
Nel paese del Sol Levante, questo Nodo prende il posto del Nodo Tiro a Quattro, come primo Nodo che viene insegnato ai bambini in età scolare.
Per eseguire il Nodo Orientale, la Cravatta deve essere messa alla rovescia attorno al collo, forse per questo è poco utilizzato. 
L'estremità stretta rimane alla rovescia dopo che il Nodo è completato, l'estremità larga finisce al diretto.
Gli svantaggi di questo Nodo, derivano dal fatto che, se non si presta attenzione, può diventare poco elegante e con il tempo tende a sciogliersi.
La Cravatta migliore per realizzare questo Nodo, è sicuramente una Cravatta corta.

Come si fa il Nodo Orientale o Semplice

  • NODO KELVIN

Il Nodo Kelvin è un'estensione del Nodo Orientale, in cui l'estremità larga della Cravatta, viene avvolta una seconda volta intorno all'estremità più stretta, prima di essere passata nel centro.
Il Nodo quindi, alla fine, è stretto ed elegante però più pieno e simmetrico rispetto al Tiro a Quattro.

Come si fa il Nodo Kelvin


  • NODO NICKY

Si dice che il Nodo Nicky, sia stato inventato da Ernesto Curami, titolare del negozio di Cravatte Nicky a Milano. Nel 1989 pare poi che David Kelsall, si sbagliò nel fare il Nodo Pratt e senza saperlo riscoprì il Nodo Nicky.
Il vantaggio principale però, di questo Nodo rispetto al Pratt, è la facilità con cui si disfa e non lascia un Nodo residuo.
E' un Nodo elegante e versatile, la sua misura è intermedia tra il Tiro a Quattro ed il Mezzo Windsor.  Come il Nodo Orientale anche per realizzare il Nodo Nicky, bisogna mettere la Cravatta attorno al collo a rovescio.

Come si fa il Nodo Nicky


  • NODO CAVENDISH

Il Nodo Cavendish ha la stessa dimensione del Nodo Windsor, ma è completamente diverso.
Questo Nodo molto particolare, sembra l'insieme di due Nodi Tiro a Quattro, uno l'immagine dell'altro.
Il Nodo Cavendish è un Nodo largo, adatto a colli di camicia stretti, ma va benissimo anche su i colli più aperti.

Come si fa il Nodo Cavandish



Per finire alcuni cenni bibliografici sia sulla cravatta che sul nodo:

85 modi di annodare la Cravatta, Scienza ed estetica del Nodo; Thomas Fink, Yong Mao; Casa editrice: Bompiani - Etas - Fabbri - Sonzogno
La cravatta, In 51 modi l'arte di annodarla; Villarosa R., Mosconi D.; Casa editrice: Idealibri; Collana: Varia illustrata
La cravatta. Storia, mito, moda; Chaille Francois; Casa editrice: Idealibri; Collana: Manuali dell'eleganza
Elogio della cravatta; Nuvoletti Giovanni; Casa editrice: Idealibri; Collana: Piccoli piaceri